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2000 anni come un giorno

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Racconto in canto sulla vita di San Pietro.

13 brani ispirati a vari generi musicali, dal pop alla musica etnica, senza tralasciare il prezioso bagaglio della musica classica (che alcuni dei coristi-autori hanno studiato a fondo, diplomandosi al Conservatorio) e della tradizione della Chiesa. Abbiamo scelto la figura di san Pietro perché siamo rimasti colpiti dalla sua profonda umanità, capace di rappresentare, anche a distanza di duemila anni, il cammino di ogni cristiano. Nello spettacolo alcuni momenti della vita del santo sono presentati nella loro dimensione "storica", altri invece sono rivissuti alla luce dell'esperienza di una moderna comunità di giovani in cammino.

Con questo progetto abbiamo cercato di creare qualcosa di nuovo o quantomeno di complementare alle attuali proposte musicali. La nostra musica vuole essere musica di giovani per giovani, che parli quindi la lingua dell’anno duemila senza sfociare nella banalità e nell’impersonalità della produzione commerciale; una musica contaminata, per nostra volontà ed esigenza, dalle “musiche del mondo” e da una tradizione classica che molti di noi hanno profondamente studiato e interpretato. I nostri testi vogliono essere insieme racconto e riflessione: pur limitati da esigenze tecniche e metriche, possono essere utilizzati e riutilizzati per cercarvi originali spunti di meditazione, necessariamente sfuggiti ad un primo ascolto, senza per questo snaturarli dal legame intrinseco con la musica che li accompagna. Ma ciò che caratterizza maggiormente il nostro lavoro è l’esperienza comunitaria. “2000 anni come un giorno” non solo parla di Vangelo, ma ancor prima vuole essere testimonianza di Vangelo: è una sintesi in testo e musica del vissuto di una intera comunità, che ne riconosce per altro le difficoltà e i limiti. Lo sforzo di compromesso tra diverse istanze, esigenze e priorità, la difficoltà nel conciliare e sintetizzare sensibilità talvolta opposte, la fatica nel prendere o accettare decisioni non completamente condivise sono solo alcune espressioni di un limite intrinseco alla comunità stessa, limite con il quale torniamo a scontrarci quotidianamente, certi della sua valenza formativa per la nostra esperienza di cristiani e per il raggiungimento di un obiettivo artistico esteticamente ed eticamente valido. Limite che ci rende partecipi di un’esperienza di Chiesa unica ed irripetibile e che ci permette di considerare questo lavoro, con orgoglio e gioia, profondamente ed intimamente nostro.

Presto online l'audio dei canti
 

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