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Sete di Te

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La musica è sempre un linguaggio corale. Anche nel caso limite di un compositore-interprete che esegue, da solo, i suoi brani, quelle note hanno comunque una risonanza plurale, se non altro per la varietà di sensazioni che suscitano nei diversi ascoltatori. A maggior ragione la musica è un linguaggio corale quando nasce da una comunità e a una comunità si rivolge, attraverso le voci di un ensemble. In questo caso la dimensione collettiva si rafforza e si amplifica. Ecco perché, in occasione della festa dei 120 anni della Parrocchia di Sant’Alfonso, don Davide e il Consiglio Pastorale hanno proposto al Coro Giovani di cimentarsi nella composizione di un canto: un canto scritto appositamente, diverso e separato dai lavori già presentati in precedenza (cioè “2000 anni come un giorno. Racconto in canto sulla vita di San Pietro” e “Straordinario. Messa per coro”). D’altra parte, con l’approssimarsi della ricorrenza, ciascun gruppo parrocchiale ha cercato, in base al suo ambito di lavoro, di preparare un “vestito per la festa”: un’idea, un gesto o un pensiero capace di sottolineare l’eccezionalità del momento e il senso di gratitudine verso la comunità. Il coro, sotto la direzione di Paolo Saladini, lo ha fatto a modo suo, provando a cucire un “vestito sonoro”, che alluda, in maniera riconoscibile, alla storia e alla vocazione della nostra parrocchia: l’oratorio, la mensa dei poveri, i momenti di incontro e preghiera. Il canto si chiama “Sete di te”. Non è un brano liturgico, ma neppure un inno per l’oratorio (come sono, ad esempio, i canti scritti per l’estate ragazzi, che hanno caratteristiche molto riconoscibili). Cerca di percorrere una via alternativa, ponendosi a metà tra canto e canzone. Il fatto che ci sia un autore, cioè una persona che fisicamente ha dato forma musicale e testuale all’idea, nulla toglie alla dimensione comunitaria (anzi, fin da subito è stato fatto un prezioso lavoro d’equipe, che ha coinvolto più persone). Terminata la scrittura, per la fase di arrangiamento e incisione il coro è stato affiancato dal Laboratorio del Suono del Sermig, una squadra di grandi professionisti e di persone speciali, con la quale esiste ormai una collaborazione pluriennale, sempre fonte di reciproco arricchimento. Entrare in una sala di incisione e lavorare minuziosamente, puntando al massimo possibile di bellezza, è un’esperienza che lascia in chi la vive segni profondi. Come musicisti e coristi, ci auguriamo che chi ascolterà “Sete di te” possa percepire qualcosa dell’entusiasmo e della gioia che questo progetto ha significato per noi.       

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